Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il presente ordinamento didattico, per quanto attiene agli obiettivi formativi specifici, è orientato a recepire una necessità crescente nella formazione medica a livello globale: quella di integrare, in un continuum di logica propedeutica, le conoscenze fondamentali relative alle scienze precliniche il cui sviluppo è stato esponenziale negli ultimi anni, con gli aspetti teorico-pratici, tecnologici e metodologici della medicina clinica.
Rispondendo ai bisogni sanitari della Persona e del Paese, il corso si pone l'obiettivo di formare un Medico non solo competente ed abile, ma anche consapevole della possibilità di sviluppare nuovi approcci diagnostico/terapeutici mirati e personalizzati, nell'ottica del mantenimento del maggiore benessere possibile a livello fisico e psico-sociale.
Il rapido progresso delle conoscenze scientifiche, che reca con sé la possibilità di nuove modalità di intervento sulla salute, nonché i cambiamenti sociali e culturali intercorsi nell'ultimo decennio hanno fatto emergere nuove necessità formative, tra cui una declinazione più profonda e mirata dei fondamenti umanistici e relazionali della Professione Medica
Nell'intenzione di rispondere a queste nuove necessità formative, questo ordinamento promuove, in aggiunta al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento tradizionali, attività didattiche che affrontano dimensioni tematiche emergenti quali: a) l'invecchiamento della popolazione generale, con conseguente enfasi sulla cronicità e la polimorbilità; b) l'integrazione e continuità di erogazione di servizi distribuiti nei luoghi diversi della prevenzione-cura-riabilitazione anche in termini di Organizzazione ed Economia Sanitaria; c) le tematiche mediche, bioetiche, psicologiche, di comunicazione correlate a cure domiciliari, dolore cronico, fine vita e cure palliative; d) la prevenzione intesa come mantenimento del benessere psicofisico maggiore possibile in stato di salute pieno e ri-raggiungimento del livello massimo possibile dopo la cura di eventi intercorrenti acuti e cronici; d) le soft skills che permettono la rapida acquisizione delle nuove tecnologie come strumento di lavoro e interazione multiprofessionale, dalla telemedicina alle conoscenze di base dello sviluppo della intelligenza artificiale, alla base dello sviluppo delle biotecnologie, ma anche delle tecniche didattiche di simulazione, autoapprendimento e aggiornamento; e) le questioni relative alla dignità della Persona, le questioni di Genere e la contestualizzazione anche etnoantropologica dei processi medici ai cambiamenti sociali intercorsi; f) la ‘preparedness' a emergenze sanitarie di vaste proporzioni ed impatto dal punto di vista medico, psicologico, chirurgico e della organizzazione dei servizi sanitari in caso di grandi emergenze e catastrofi.
Struttura generale del corso
L'ordinamento didattico del corso di laurea magistrale a ciclo unico in lingua Italiana (di seguito: LMMC) si articola in 360 CFU complessivi distribuiti in sei anni di corso e corrispondenti a 5500 ore di formazione secondo la Direttiva Europea n.55 del 2013, di cui almeno 60 CFU da acquisire in attività di tirocinio formativo volte alla maturazione di specifiche capacità professionali, 15 dei quali dedicati ad ottemperare alle disposizioni previste dalla normativa vigente in tema di laurea abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo.
Il corso di LMMC è articolato in 12 semestri e 36 insegnamenti, ai quali sono assegnati specifici CFU approvati dal Consiglio di Corso di Studi (CCdS) in osservanza di quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili. Il CCdS determina nel 'Regolamento Didattico' l'articolazione delle attività formative, i relativi CFU, il 'core curriculum' e gli obiettivi dell'apprendimento (compresi quelli relativi ai CFU dell'attività di tipo professionalizzante) e la tipologia delle verifiche di profitto.
La struttura del corso risponde a una logica di progressiva acquisizione longitudinale dei contenuti, integrando l'insegnamento delle scienze di base con la patologia e la fisiopatologia clinica, in un percorso volto a sviluppare competenze e senso critico. Le integrazioni avvengono anche a livello trasversale, in corsi strutturati su aggregazioni di insegnamenti.
Il PdS di LMMC consta di semestri iniziali dedicati alle scienze di base e precliniche, oltre che ai saperi etici, linguistici, psicologici, sociali e filosofici fondanti le discipline mediche, in cui si inseriscono le prime esperienze di avvicinamento alla clinica con la semeiotica e le sue attività professionalizzanti (APRO), seguiti da semestri a prevalente contenuto “clinico”, con l'insegnamento dei fondamenti teorici e metodologici della medicina basata sull'evidenza. Lo studente viene esposto in maniera progressiva ad ambiti di crescente complessità clinica e di organizzazione sanitaria, con particolare attenzione al malato complesso con polimorbilità con necessità di approccio multidisciplinare in cronico, in acuto e nelle situazioni emergenziali.
Fin dai primi anni, gli studenti quindi sviluppano le proprie conoscenze scientifiche, metodologiche e relazionali anche attraverso APRO, a diretto contatto col paziente e sotto la supervisione di tutori clinici dedicati, seguiti da discussioni di casi o problemi clinici inerenti all'area clinica nella quale si sta svolgendo l'attività professionalizzante.
L'aspetto vocazionale individuale viene declinato tramite gli strumenti della scelta dei reparti in cui effettuare le APRO, dell'internato elettivo, dell'internato di tesi e degli insegnamenti a scelta.
Durante il primo biennio del corso LMMC lo studente verrà esposto a insegnamenti integrati finalizzati ad iniziare a sviluppare sin da subito l'identità professionale del medico, introducendo i temi dell'etica medica e delle strategie comunicative congiuntamente alla storia della medicina ed alle basi della psicologia e delle scienze sociali. Tra i temi discussi vi saranno quelli della medicina di genere ivi compreso il tema della parità di genere nella medicina e nella scienza, successivamente declinati nel corso di studi nelle innumerevoli occasioni pertinenti di insegnamento.
Parimenti nel percorso formativo del primo biennio verranno date le basi per la conoscenza dei principi della ricerca scientifica biomedica di base e clinica, fornendo la metodologia per potere, con l'uso efficiente degli strumenti digitali più aggiornati comprese le piattaforme di auto-approfondimento, cercare, consultare, aggiornarsi, leggere ed interpretare in modo critico la letteratura scientifica internazionale. Buona parte del corso è dedicata alla conoscenza e pratica dell'inglese scientifico ai fini di una adeguata comunicazione scritta ed orale nella clinica e nella ricerca.
Il primo biennio di corso fornisce – inoltre - le conoscenze fondamentali per comprendere le basi fisiche, chimiche, biochimiche e biologico-molecolari per la conoscenza del funzionamento dell'organismo umano e per lo sviluppo del sapere medico, assieme alle basi della biostatistica, dell'epidemiologia e degli strumenti tecnologici per la raccolta, l'analisi e l'interpretazione di dati scientifici.
Obiettivo trasversale ai corsi del primo biennio è anche quello di sviluppare nello studente la consapevolezza dell'impatto presente e futuro sull'esercizio della medicina delle tecnologie digitali, con particolare riferimento ai vari sistemi di intelligenza artificiale, che supporteranno il clinico nel percorso diagnostico e lo doteranno di ampi margini di intervento di tipo preventivo/predittivo.
Sempre nel primo biennio di corso lo studente incontra la morfologia dell'apparato locomotore in una logica già collegata alla futura trattazione clinica.
Inoltre, gli studenti saranno esposti a insegnamenti organizzati in modo sistematico, centrati sulle conoscenze istologiche, anatomo-fisiologiche e farmacologiche che formano il corpus del sapere medico e che permetteranno una rigorosa interpretazione delle problematiche cliniche, organizzate per organi e apparati, oltre che per complessità, negli anni dal 3° al 6° del corso di laurea magistrale, fornendo loro strumenti per contestualizzare le conoscenze acquisite all'interno di un problema clinico di crescente complessità.
In particolare, il Corso di Studi declina anche i primi contatti con il ‘saper fare' il medico con l'apprendimento della semeiotica che proietta lo studente dagli aspetti formali a quelli clinici, che si completa con le prime APRO.
Dal terzo anno di corso si comincia ad esporre lo studente alle discipline cliniche, comprendendo anche l'apprendimento della patologia, della microbiologia e microbiologia clinica e della medicina di laboratorio, essenziali come discipline per l'acquisizione e sviluppo delle conoscenze nelle cliniche dello stesso anno e degli anni successivi. In particolare, al terzo anno sono collocate le prime APRO nell'area della Medicina Interna, svolte dagli studenti in due diversi reparti per avere un primo contatto strutturato con la conduzione della vita del medico in reparto, l'interazione multiprofessionale e multidisciplinare, le responsabilità del Medico, i primi elementi di pratica conseguenti all'apprendimento della semeiotica, la logica di base del ragionamento clinico attraverso l'osservazione del lavoro di equipe con i suoi tempi, regole, processi e modalità di organizzazione e della relazione medico-paziente verbale e mediata dagli atti medici diagnostici dal rilievo organizzato della semeiotica e dall'esecuzione di procedure.
Dal 3° anno e fino al 6° anno del corso di laurea gli studenti saranno esposti a insegnamenti di contenuti clinici suddivisi per organi e apparati, ma sempre fortemente integrati. A tal fine si farà ampio ricorso a didattica interattiva, basata su casi clinici paradigmatici, organizzati e gestiti da team di docenti delle varie discipline, anche attraverso piattaforme digitali di simulazione. L'obiettivo è lo sviluppo di specifiche competenze teoriche e metodologiche, anche sotto la stretta supervisione di tutori clinici, che integreranno la frequenza a rotazione di tirocini professionalizzanti nei reparti/servizi della struttura con la discussione di casi clinici paradigmatici e la progressiva acquisizione della metodologia alla base del ragionamento clinico-diagnostico.
In particolare, a partire dal quarto anno di corso, una quota delle attività di tirocinio sarà su base elettiva per assecondare gli aspetti vocazionali e fornire agli studenti maggiori opportunità di orientamento, che potranno ulteriormente svilupparsi grazie al periodo temporale dedicato alla realizzazione di una tesi sperimentale in un ambito specialistico. Le attività elettive, così come la tesi sperimentale, potranno essere condotte in tutto o in parte in centri medici e di ricerca all'estero, convenzionati con l'Ateneo.
Nel complesso, l'ordinamento del corso LMMC è volto a una progressiva solida formazione degli studenti sia per contenuti che per competenze medico-scientifiche, con una rilevante integrazione tra: 1) le scienze di base, riferite in particolare alla complessità biologica dell'organismo umano in assenza di malattia, ai fini del mantenimento delle condizioni di omeostasi, 2) la metodologia clinica appresa ed esercitata a contatto col paziente, attraverso un ampio utilizzo di didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi, 3) le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza delle responsabilità etiche e professionali legate all'esercizio della medicina.
Tipologia di attività didattica e aspetti docimologici
In base alla normativa vigente, a ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, composte da lezione frontale, laboratorio o esercitazione guidata, studio assistito, attività professionalizzante all'interno della struttura didattica e del territorio nelle diverse tipologie indicate nel regolamento didattico. Il percorso formativo prevede che le lezioni frontali possano essere integrate dall'uso di piattaforme digitali di e-learning, i cui contenuti saranno in tutto o in parte prodotti dai docenti titolari dei vari corsi in modo personalizzato (per esempio, con materiale didattico erogato sotto forma di brevi video, audio o immagini annotate, e link a materiale didattico e piattaforme di apprendimento simulazione ed autovalutazione disponibili nella rete di Ateneo).
Le verifiche di profitto sono programmate dal competente CCdS; la verifica di profitto, superata positivamente, dà diritto all'acquisizione dei CFU corrispondenti. Le prove d'esame saranno articolate nelle tradizionali modalità dell'esame scritto e/o orale, ivi compresi test a scelta multipla o con risposte brevi scritte, organizzati in modalità 'computer-based' su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, eventualmente seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
La valutazione degli studenti può prevedere anche lo svolgimento di verifiche in itinere.
Profilo culturale e professionale del laureato
La missione del corso di LMMC si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale, con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare e integrata dei problemi della salute e della malattia, con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia e alla promozione della salute, oltre che con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico. Tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle attuali esigenze di cura e salute, in quanto centrate non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche e inserito nel contesto sociale, e sull'uomo sano, il cui benessere deve essere preservato, oltre che sulla medicina di genere. La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, e in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo all'interno della struttura ospedaliera ma anche nel territorio, all'epidemiologia, allo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione. Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono:
1. Buona capacità al contatto umano ('communication skills').
2. Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione ('continuing education').
3. Abilità ad analizzare e risolvere in autonomia i problemi connessi con la pratica medica, insieme a una buona pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche ('evidence-based medicine') e su una conoscenza non solo per soggetti/contenuti ma anche per competenze. A questo proposito, gli studenti saranno esposti longitudinalmente alle problematiche scientifiche e metodologiche connesse all'analisi e interpretazione di sistemi complessi, rappresentati dalla crescente disponibilità di dati riferibili al singolo paziente. La capacità di orientarsi in tale crescente complessità richiederà ai futuri medici competenze di tipo nuovo, sia di tipo biostatistico (in particolare per l'analisi multivariata di 'big data') sia, quanto meno a livello di comprensione generale, di tipo informatico e bio-informatico.
4. Abitudine all'aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, e il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all'acquisizione autonoma e alla valutazione critica delle nuove conoscenze e abilità ('continuing professional development').
5. Buona pratica di lavoro interdisciplinare e interprofessionale ('interprofessional education').
6. Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all'uso autonomo delle tecnologie informatiche.
Rispondendo ai bisogni sanitari della Persona e del Paese, il corso si pone l'obiettivo di formare un Medico non solo competente ed abile, ma anche consapevole della possibilità di sviluppare nuovi approcci diagnostico/terapeutici mirati e personalizzati, nell'ottica del mantenimento del maggiore benessere possibile a livello fisico e psico-sociale.
Il rapido progresso delle conoscenze scientifiche, che reca con sé la possibilità di nuove modalità di intervento sulla salute, nonché i cambiamenti sociali e culturali intercorsi nell'ultimo decennio hanno fatto emergere nuove necessità formative, tra cui una declinazione più profonda e mirata dei fondamenti umanistici e relazionali della Professione Medica
Nell'intenzione di rispondere a queste nuove necessità formative, questo ordinamento promuove, in aggiunta al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento tradizionali, attività didattiche che affrontano dimensioni tematiche emergenti quali: a) l'invecchiamento della popolazione generale, con conseguente enfasi sulla cronicità e la polimorbilità; b) l'integrazione e continuità di erogazione di servizi distribuiti nei luoghi diversi della prevenzione-cura-riabilitazione anche in termini di Organizzazione ed Economia Sanitaria; c) le tematiche mediche, bioetiche, psicologiche, di comunicazione correlate a cure domiciliari, dolore cronico, fine vita e cure palliative; d) la prevenzione intesa come mantenimento del benessere psicofisico maggiore possibile in stato di salute pieno e ri-raggiungimento del livello massimo possibile dopo la cura di eventi intercorrenti acuti e cronici; d) le soft skills che permettono la rapida acquisizione delle nuove tecnologie come strumento di lavoro e interazione multiprofessionale, dalla telemedicina alle conoscenze di base dello sviluppo della intelligenza artificiale, alla base dello sviluppo delle biotecnologie, ma anche delle tecniche didattiche di simulazione, autoapprendimento e aggiornamento; e) le questioni relative alla dignità della Persona, le questioni di Genere e la contestualizzazione anche etnoantropologica dei processi medici ai cambiamenti sociali intercorsi; f) la ‘preparedness' a emergenze sanitarie di vaste proporzioni ed impatto dal punto di vista medico, psicologico, chirurgico e della organizzazione dei servizi sanitari in caso di grandi emergenze e catastrofi.
Struttura generale del corso
L'ordinamento didattico del corso di laurea magistrale a ciclo unico in lingua Italiana (di seguito: LMMC) si articola in 360 CFU complessivi distribuiti in sei anni di corso e corrispondenti a 5500 ore di formazione secondo la Direttiva Europea n.55 del 2013, di cui almeno 60 CFU da acquisire in attività di tirocinio formativo volte alla maturazione di specifiche capacità professionali, 15 dei quali dedicati ad ottemperare alle disposizioni previste dalla normativa vigente in tema di laurea abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo.
Il corso di LMMC è articolato in 12 semestri e 36 insegnamenti, ai quali sono assegnati specifici CFU approvati dal Consiglio di Corso di Studi (CCdS) in osservanza di quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili. Il CCdS determina nel 'Regolamento Didattico' l'articolazione delle attività formative, i relativi CFU, il 'core curriculum' e gli obiettivi dell'apprendimento (compresi quelli relativi ai CFU dell'attività di tipo professionalizzante) e la tipologia delle verifiche di profitto.
La struttura del corso risponde a una logica di progressiva acquisizione longitudinale dei contenuti, integrando l'insegnamento delle scienze di base con la patologia e la fisiopatologia clinica, in un percorso volto a sviluppare competenze e senso critico. Le integrazioni avvengono anche a livello trasversale, in corsi strutturati su aggregazioni di insegnamenti.
Il PdS di LMMC consta di semestri iniziali dedicati alle scienze di base e precliniche, oltre che ai saperi etici, linguistici, psicologici, sociali e filosofici fondanti le discipline mediche, in cui si inseriscono le prime esperienze di avvicinamento alla clinica con la semeiotica e le sue attività professionalizzanti (APRO), seguiti da semestri a prevalente contenuto “clinico”, con l'insegnamento dei fondamenti teorici e metodologici della medicina basata sull'evidenza. Lo studente viene esposto in maniera progressiva ad ambiti di crescente complessità clinica e di organizzazione sanitaria, con particolare attenzione al malato complesso con polimorbilità con necessità di approccio multidisciplinare in cronico, in acuto e nelle situazioni emergenziali.
Fin dai primi anni, gli studenti quindi sviluppano le proprie conoscenze scientifiche, metodologiche e relazionali anche attraverso APRO, a diretto contatto col paziente e sotto la supervisione di tutori clinici dedicati, seguiti da discussioni di casi o problemi clinici inerenti all'area clinica nella quale si sta svolgendo l'attività professionalizzante.
L'aspetto vocazionale individuale viene declinato tramite gli strumenti della scelta dei reparti in cui effettuare le APRO, dell'internato elettivo, dell'internato di tesi e degli insegnamenti a scelta.
Durante il primo biennio del corso LMMC lo studente verrà esposto a insegnamenti integrati finalizzati ad iniziare a sviluppare sin da subito l'identità professionale del medico, introducendo i temi dell'etica medica e delle strategie comunicative congiuntamente alla storia della medicina ed alle basi della psicologia e delle scienze sociali. Tra i temi discussi vi saranno quelli della medicina di genere ivi compreso il tema della parità di genere nella medicina e nella scienza, successivamente declinati nel corso di studi nelle innumerevoli occasioni pertinenti di insegnamento.
Parimenti nel percorso formativo del primo biennio verranno date le basi per la conoscenza dei principi della ricerca scientifica biomedica di base e clinica, fornendo la metodologia per potere, con l'uso efficiente degli strumenti digitali più aggiornati comprese le piattaforme di auto-approfondimento, cercare, consultare, aggiornarsi, leggere ed interpretare in modo critico la letteratura scientifica internazionale. Buona parte del corso è dedicata alla conoscenza e pratica dell'inglese scientifico ai fini di una adeguata comunicazione scritta ed orale nella clinica e nella ricerca.
Il primo biennio di corso fornisce – inoltre - le conoscenze fondamentali per comprendere le basi fisiche, chimiche, biochimiche e biologico-molecolari per la conoscenza del funzionamento dell'organismo umano e per lo sviluppo del sapere medico, assieme alle basi della biostatistica, dell'epidemiologia e degli strumenti tecnologici per la raccolta, l'analisi e l'interpretazione di dati scientifici.
Obiettivo trasversale ai corsi del primo biennio è anche quello di sviluppare nello studente la consapevolezza dell'impatto presente e futuro sull'esercizio della medicina delle tecnologie digitali, con particolare riferimento ai vari sistemi di intelligenza artificiale, che supporteranno il clinico nel percorso diagnostico e lo doteranno di ampi margini di intervento di tipo preventivo/predittivo.
Sempre nel primo biennio di corso lo studente incontra la morfologia dell'apparato locomotore in una logica già collegata alla futura trattazione clinica.
Inoltre, gli studenti saranno esposti a insegnamenti organizzati in modo sistematico, centrati sulle conoscenze istologiche, anatomo-fisiologiche e farmacologiche che formano il corpus del sapere medico e che permetteranno una rigorosa interpretazione delle problematiche cliniche, organizzate per organi e apparati, oltre che per complessità, negli anni dal 3° al 6° del corso di laurea magistrale, fornendo loro strumenti per contestualizzare le conoscenze acquisite all'interno di un problema clinico di crescente complessità.
In particolare, il Corso di Studi declina anche i primi contatti con il ‘saper fare' il medico con l'apprendimento della semeiotica che proietta lo studente dagli aspetti formali a quelli clinici, che si completa con le prime APRO.
Dal terzo anno di corso si comincia ad esporre lo studente alle discipline cliniche, comprendendo anche l'apprendimento della patologia, della microbiologia e microbiologia clinica e della medicina di laboratorio, essenziali come discipline per l'acquisizione e sviluppo delle conoscenze nelle cliniche dello stesso anno e degli anni successivi. In particolare, al terzo anno sono collocate le prime APRO nell'area della Medicina Interna, svolte dagli studenti in due diversi reparti per avere un primo contatto strutturato con la conduzione della vita del medico in reparto, l'interazione multiprofessionale e multidisciplinare, le responsabilità del Medico, i primi elementi di pratica conseguenti all'apprendimento della semeiotica, la logica di base del ragionamento clinico attraverso l'osservazione del lavoro di equipe con i suoi tempi, regole, processi e modalità di organizzazione e della relazione medico-paziente verbale e mediata dagli atti medici diagnostici dal rilievo organizzato della semeiotica e dall'esecuzione di procedure.
Dal 3° anno e fino al 6° anno del corso di laurea gli studenti saranno esposti a insegnamenti di contenuti clinici suddivisi per organi e apparati, ma sempre fortemente integrati. A tal fine si farà ampio ricorso a didattica interattiva, basata su casi clinici paradigmatici, organizzati e gestiti da team di docenti delle varie discipline, anche attraverso piattaforme digitali di simulazione. L'obiettivo è lo sviluppo di specifiche competenze teoriche e metodologiche, anche sotto la stretta supervisione di tutori clinici, che integreranno la frequenza a rotazione di tirocini professionalizzanti nei reparti/servizi della struttura con la discussione di casi clinici paradigmatici e la progressiva acquisizione della metodologia alla base del ragionamento clinico-diagnostico.
In particolare, a partire dal quarto anno di corso, una quota delle attività di tirocinio sarà su base elettiva per assecondare gli aspetti vocazionali e fornire agli studenti maggiori opportunità di orientamento, che potranno ulteriormente svilupparsi grazie al periodo temporale dedicato alla realizzazione di una tesi sperimentale in un ambito specialistico. Le attività elettive, così come la tesi sperimentale, potranno essere condotte in tutto o in parte in centri medici e di ricerca all'estero, convenzionati con l'Ateneo.
Nel complesso, l'ordinamento del corso LMMC è volto a una progressiva solida formazione degli studenti sia per contenuti che per competenze medico-scientifiche, con una rilevante integrazione tra: 1) le scienze di base, riferite in particolare alla complessità biologica dell'organismo umano in assenza di malattia, ai fini del mantenimento delle condizioni di omeostasi, 2) la metodologia clinica appresa ed esercitata a contatto col paziente, attraverso un ampio utilizzo di didattica tutoriale capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi, 3) le scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza delle responsabilità etiche e professionali legate all'esercizio della medicina.
Tipologia di attività didattica e aspetti docimologici
In base alla normativa vigente, a ogni CFU corrisponde un impegno-studente di 25 ore, composte da lezione frontale, laboratorio o esercitazione guidata, studio assistito, attività professionalizzante all'interno della struttura didattica e del territorio nelle diverse tipologie indicate nel regolamento didattico. Il percorso formativo prevede che le lezioni frontali possano essere integrate dall'uso di piattaforme digitali di e-learning, i cui contenuti saranno in tutto o in parte prodotti dai docenti titolari dei vari corsi in modo personalizzato (per esempio, con materiale didattico erogato sotto forma di brevi video, audio o immagini annotate, e link a materiale didattico e piattaforme di apprendimento simulazione ed autovalutazione disponibili nella rete di Ateneo).
Le verifiche di profitto sono programmate dal competente CCdS; la verifica di profitto, superata positivamente, dà diritto all'acquisizione dei CFU corrispondenti. Le prove d'esame saranno articolate nelle tradizionali modalità dell'esame scritto e/o orale, ivi compresi test a scelta multipla o con risposte brevi scritte, organizzati in modalità 'computer-based' su problemi o casi clinici a carattere interdisciplinare, eventualmente seguiti da esami utili ad accertare le competenze cliniche acquisite.
La valutazione degli studenti può prevedere anche lo svolgimento di verifiche in itinere.
Profilo culturale e professionale del laureato
La missione del corso di LMMC si identifica con la formazione di un medico a livello professionale iniziale, con una cultura biomedico-psico-sociale, che possieda una visione multidisciplinare e integrata dei problemi della salute e della malattia, con una educazione orientata alla comunità, al territorio e fondamentalmente alla prevenzione della malattia e alla promozione della salute, oltre che con una cultura umanistica nei suoi risvolti di interesse medico. Tale missione specifica risponde in maniera più adeguata alle attuali esigenze di cura e salute, in quanto centrate non soltanto sulla malattia, ma soprattutto sull'uomo ammalato, considerato nella sua globalità di soma e psiche e inserito nel contesto sociale, e sull'uomo sano, il cui benessere deve essere preservato, oltre che sulla medicina di genere. La formazione medica così orientata è inoltre vista come il primo segmento di un'educazione che deve durare nel tempo, e in quest'ottica sono state calibrate le conoscenze che lo studente deve acquisire in questa fase, dando giusta importanza all'autoapprendimento, alle esperienze non solo all'interno della struttura ospedaliera ma anche nel territorio, all'epidemiologia, allo sviluppo del ragionamento clinico e della cultura della prevenzione. Le caratteristiche qualificanti del medico che si intende formare comprendono:
1. Buona capacità al contatto umano ('communication skills').
2. Capacità di autoapprendimento e di autovalutazione ('continuing education').
3. Abilità ad analizzare e risolvere in autonomia i problemi connessi con la pratica medica, insieme a una buona pratica clinica basata sulle evidenze scientifiche ('evidence-based medicine') e su una conoscenza non solo per soggetti/contenuti ma anche per competenze. A questo proposito, gli studenti saranno esposti longitudinalmente alle problematiche scientifiche e metodologiche connesse all'analisi e interpretazione di sistemi complessi, rappresentati dalla crescente disponibilità di dati riferibili al singolo paziente. La capacità di orientarsi in tale crescente complessità richiederà ai futuri medici competenze di tipo nuovo, sia di tipo biostatistico (in particolare per l'analisi multivariata di 'big data') sia, quanto meno a livello di comprensione generale, di tipo informatico e bio-informatico.
4. Abitudine all'aggiornamento costante delle conoscenze e delle abilità, e il possesso delle basi metodologiche e culturali atte all'acquisizione autonoma e alla valutazione critica delle nuove conoscenze e abilità ('continuing professional development').
5. Buona pratica di lavoro interdisciplinare e interprofessionale ('interprofessional education').
6. Conoscenza approfondita dei fondamenti metodologici necessari per un corretto approccio alla ricerca scientifica in campo medico, insieme all'uso autonomo delle tecnologie informatiche.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati devono aver dimostrato conoscenza e comprensione tali da consentire loro di elaborare e/o applicare idee originali, all'interno del contesto della ricerca biomedica e traslazionale.
Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
Basi Scientifiche della Medicina
1) Conoscere la struttura e la funzionalità fisiologica dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento ed evoluzione.
2) Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo.
3) Saper riconoscere ed interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.
4) Saper identificare i principali elementi del comportamento umano e le sue alterazioni.
5) Conoscere i determinanti della salute e i principali fattori di rischio della malattia e l'impatto dell'interazione con l'ambiente.
6) Conoscere il ciclo vitale e i relativi bisogni di salute dell'individuo e della comunità.
7) Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche.
8) Conoscere i principi dell'azione dei farmaci e i loro usi, e l'efficacia delle varie terapie farmacologiche.
9) Conoscere e saper attuare i principali interventi diagnostici, farmacologici, chirurgici, psicologici, socioassistenziali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale.
10) Conoscere i principi epidemiologici e le basi di economia sanitaria utili ad un management efficiente degli interventi sanitari.
11) Conoscere le criticità relative all'analisi di informazioni complesse basate sulla raccolta e integrazione di "big data" di natura genetica, clinico-patologica e demografica.
Gli obiettivi formativi vengono conseguiti mediante la frequenza delle attività formative e verificati durante gli esami e le altre forme di verifica del profitto. Il superamento delle attività professionalizzanti terrà conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
Basi Scientifiche della Medicina
1) Conoscere la struttura e la funzionalità fisiologica dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento ed evoluzione.
2) Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo.
3) Saper riconoscere ed interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.
4) Saper identificare i principali elementi del comportamento umano e le sue alterazioni.
5) Conoscere i determinanti della salute e i principali fattori di rischio della malattia e l'impatto dell'interazione con l'ambiente.
6) Conoscere il ciclo vitale e i relativi bisogni di salute dell'individuo e della comunità.
7) Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche.
8) Conoscere i principi dell'azione dei farmaci e i loro usi, e l'efficacia delle varie terapie farmacologiche.
9) Conoscere e saper attuare i principali interventi diagnostici, farmacologici, chirurgici, psicologici, socioassistenziali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale.
10) Conoscere i principi epidemiologici e le basi di economia sanitaria utili ad un management efficiente degli interventi sanitari.
11) Conoscere le criticità relative all'analisi di informazioni complesse basate sulla raccolta e integrazione di "big data" di natura genetica, clinico-patologica e demografica.
Gli obiettivi formativi vengono conseguiti mediante la frequenza delle attività formative e verificati durante gli esami e le altre forme di verifica del profitto. Il superamento delle attività professionalizzanti terrà conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati devono essere capaci di applicare le loro conoscenze, avere capacità di comprensione e abilità nel risolvere i problemi su tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti ampi e interdisciplinari, nell'ottica del raggiungimento di ottime capacità cliniche adeguate alla complessità della cura ed al mantenimento della salute della popolazione. Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
Capacità Cliniche
1) Saper eseguire correttamente la raccolta di una storia clinica, che comprenda anche aspetti sociali, come la salute occupazionale.
2) Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
3) Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche di base e saperne analizzare ed interpretare i risultati allo scopo di definire correttamente la natura di un processo patologico.
4) Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sul valore e sull'evidenza.
5) Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie appropriate per il singolo paziente.
6) Riconoscere e saper gestire ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente.
7) Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni.
8) Saper gestire i pazienti in maniera efficace, efficiente ed appropriata promuovendo la salute.
9) Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali.
10) Saper impiegare in maniera appropriata le risorse umane, gli interventi diagnostici, le modalità terapeutiche e le tecnologie dedicate alla cura della salute e la prevenzione della malattia.
Salute delle Popolazioni e Sistemi Sanitari
1) Saper definire i percorsi diagnostico-terapeutici tenendo conto dell'impatto dei principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socioeconomici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione.
2) Essere consapevoli del ruolo dei determinanti della salute e della malattia e saper intraprendere adeguate azioni preventive, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo e della comunità.
3) Saper modulare gli interventi sanitari in base allo stato della salute internazionale, alle tendenze globali nella morbilità e nella mortalità dovute a malattie croniche socialmente rilevanti, all'impatto delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali, considerando anche il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali.
4) Provvedere le cure sanitarie agli individui, alle popolazioni e alle comunità, avendo la consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità di altro personale sanitario.
5) Promuovere interventi collettivi di responsabilizzazione della salute in stretta collaborazione con la popolazione, mediante un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e favorisca la collaborazione intersettoriale.
6) Essere in grado di applicare i principi di base dell'organizzazione dei sistemi sanitari e del management efficiente per l'appropriata erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
7) Essere in grado di applicare i principi che sono alla base dell'efficacia, dell'appropriatezza e dell'equità all'accesso dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
8) Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nella definizione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
9) Essere in grado di utilizzare le conoscenze di base per poter assumere decisioni appropriate alle problematiche relative alla cura della salute.
Gli obiettivi formativi vengono conseguiti mediante la frequenza delle attività formative e verificati durante gli esami e le altre forme di verifica del profitto. Il superamento delle attività professionalizzanti terrà conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Capacità Cliniche
1) Saper eseguire correttamente la raccolta di una storia clinica, che comprenda anche aspetti sociali, come la salute occupazionale.
2) Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale.
3) Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche di base e saperne analizzare ed interpretare i risultati allo scopo di definire correttamente la natura di un processo patologico.
4) Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sul valore e sull'evidenza.
5) Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie appropriate per il singolo paziente.
6) Riconoscere e saper gestire ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente.
7) Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni.
8) Saper gestire i pazienti in maniera efficace, efficiente ed appropriata promuovendo la salute.
9) Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali.
10) Saper impiegare in maniera appropriata le risorse umane, gli interventi diagnostici, le modalità terapeutiche e le tecnologie dedicate alla cura della salute e la prevenzione della malattia.
Salute delle Popolazioni e Sistemi Sanitari
1) Saper definire i percorsi diagnostico-terapeutici tenendo conto dell'impatto dei principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socioeconomici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione.
2) Essere consapevoli del ruolo dei determinanti della salute e della malattia e saper intraprendere adeguate azioni preventive, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo e della comunità.
3) Saper modulare gli interventi sanitari in base allo stato della salute internazionale, alle tendenze globali nella morbilità e nella mortalità dovute a malattie croniche socialmente rilevanti, all'impatto delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali, considerando anche il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali.
4) Provvedere le cure sanitarie agli individui, alle popolazioni e alle comunità, avendo la consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità di altro personale sanitario.
5) Promuovere interventi collettivi di responsabilizzazione della salute in stretta collaborazione con la popolazione, mediante un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e favorisca la collaborazione intersettoriale.
6) Essere in grado di applicare i principi di base dell'organizzazione dei sistemi sanitari e del management efficiente per l'appropriata erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
7) Essere in grado di applicare i principi che sono alla base dell'efficacia, dell'appropriatezza e dell'equità all'accesso dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
8) Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nella definizione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
9) Essere in grado di utilizzare le conoscenze di base per poter assumere decisioni appropriate alle problematiche relative alla cura della salute.
Gli obiettivi formativi vengono conseguiti mediante la frequenza delle attività formative e verificati durante gli esami e le altre forme di verifica del profitto. Il superamento delle attività professionalizzanti terrà conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Autonomia di giudizi
I laureati devono avere la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
1) Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività e un atteggiamento orientato all'innovazione medico-scientifica, nello svolgimento delle attività professionali.
2) Comprendere e saper analizzare criticamente l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione della malattia.
3) Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving”) e saper ricercare autonomamente l'informazione medico-scientifica.
4) Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta dalle diverse fonti accreditate disponibili.
5) Essere consapevoli del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica.
6) Saper identificare gli elementi essenziali della professione medica, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione.
7) Acquisire i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici.
8) Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle buone relazioni tra medico, paziente e caregiver, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia decisionale del paziente.
9) Possedere la capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e di saper adottare le decisioni appropriate riguardo alle possibili divergenze nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione della cura della salute e dalle innovazioni scientifiche.
10) Essere coscienti del bisogno di un continuo miglioramento professionale con la consapevolezza dei propri limiti, compresi quelli della propria conoscenza medica.
11) Avere rispetto nei confronti dei colleghi e degli altri professionisti della salute, dimostrando ottima capacità a instaurare rapporti di collaborazione con loro.
12) Avere la consapevolezza degli obblighi morali a dover provvedere alle cure mediche terminali, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore.
13) Avere la consapevolezza delle questioni di natura etica e di privacy nel trattamento dei dati del paziente.
14) Acquisire la capacità di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, e la capacità di adattarsi repentinamente ai cambiamenti.
15) Acquisire il senso di responsabilità professionale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata attraverso il confronto delle posizioni in aula, partecipazione attiva a casi clinici, esercitazioni, elaborati scritti e la preparazione della prova finale. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene attraverso la valutazione del contributo individuale alle attività didattiche e formative, nei lavori di gruppo e di laboratorio e di lavoro sul campo, nonché nello svolgimento della prova finale.
1) Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività e un atteggiamento orientato all'innovazione medico-scientifica, nello svolgimento delle attività professionali.
2) Comprendere e saper analizzare criticamente l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato sull'informazione ottenuta da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione della malattia.
3) Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving”) e saper ricercare autonomamente l'informazione medico-scientifica.
4) Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta dalle diverse fonti accreditate disponibili.
5) Essere consapevoli del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica.
6) Saper identificare gli elementi essenziali della professione medica, compresi i principi morali ed etici e le responsabilità legali che sono alla base della professione.
7) Acquisire i valori professionali che includono eccellenza, altruismo, responsabilità, compassione, empatia, attendibilità, onestà e integrità, e l'impegno a seguire metodi scientifici.
8) Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle buone relazioni tra medico, paziente e caregiver, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia decisionale del paziente.
9) Possedere la capacità di applicare correttamente i principi del ragionamento morale e di saper adottare le decisioni appropriate riguardo alle possibili divergenze nei valori etici, legali e professionali, compresi quelli che possono emergere dal disagio economico, dalla commercializzazione della cura della salute e dalle innovazioni scientifiche.
10) Essere coscienti del bisogno di un continuo miglioramento professionale con la consapevolezza dei propri limiti, compresi quelli della propria conoscenza medica.
11) Avere rispetto nei confronti dei colleghi e degli altri professionisti della salute, dimostrando ottima capacità a instaurare rapporti di collaborazione con loro.
12) Avere la consapevolezza degli obblighi morali a dover provvedere alle cure mediche terminali, comprese le terapie palliative dei sintomi e del dolore.
13) Avere la consapevolezza delle questioni di natura etica e di privacy nel trattamento dei dati del paziente.
14) Acquisire la capacità di programmare in maniera efficace e gestire in modo efficiente il proprio tempo e le proprie attività per fare fronte alle condizioni di incertezza, e la capacità di adattarsi repentinamente ai cambiamenti.
15) Acquisire il senso di responsabilità professionale nel prendersi cura dei singoli pazienti.
L'autonomia di giudizio viene sviluppata attraverso il confronto delle posizioni in aula, partecipazione attiva a casi clinici, esercitazioni, elaborati scritti e la preparazione della prova finale. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene attraverso la valutazione del contributo individuale alle attività didattiche e formative, nei lavori di gruppo e di laboratorio e di lavoro sul campo, nonché nello svolgimento della prova finale.
Abilità comunicative
I laureati devono saper comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio a esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti. Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
1) Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante sui bisogni di cura, comprendendone i loro contenuti.
2) Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro caregiver, rendendoli capaci di prendere delle decisioni consapevolmente.
3) Comunicare in maniera efficace con i colleghi, con la Comunità medico-scientifica, con gli stakeholder della Sanità e dei settori ad essa correlati, e con i media.
4) Interagire in modo efficiente con altre figure professionali coinvolte nell'erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
5) Dimostrare attenzione verso i fattori culturali e personali con lo scopo di migliorare le interazioni con i pazienti e con la comunità.
6) Comunicare in maniera efficace sia in forma orale che in forma scritta.
7) Saper creare ed archiviare efficacemente le documentazioni mediche.
8) Saper riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni degli interlocutori, e saper discutere interventi sanitari raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Le abilità comunicative vengono verificate in itinere attraverso le attività svolte in aula, nei laboratori, nei reparti e a conclusione delle attività formative attraverso gli esami e le altre forme di verifica del profitto.
Il superamento delle attività professionalizzanti terrà' conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
1) Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante sui bisogni di cura, comprendendone i loro contenuti.
2) Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro caregiver, rendendoli capaci di prendere delle decisioni consapevolmente.
3) Comunicare in maniera efficace con i colleghi, con la Comunità medico-scientifica, con gli stakeholder della Sanità e dei settori ad essa correlati, e con i media.
4) Interagire in modo efficiente con altre figure professionali coinvolte nell'erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
5) Dimostrare attenzione verso i fattori culturali e personali con lo scopo di migliorare le interazioni con i pazienti e con la comunità.
6) Comunicare in maniera efficace sia in forma orale che in forma scritta.
7) Saper creare ed archiviare efficacemente le documentazioni mediche.
8) Saper riassumere e presentare l'informazione appropriata ai bisogni degli interlocutori, e saper discutere interventi sanitari raggiungibili e accettabili che rappresentino delle priorità per l'individuo e per la comunità.
Le abilità comunicative vengono verificate in itinere attraverso le attività svolte in aula, nei laboratori, nei reparti e a conclusione delle attività formative attraverso gli esami e le altre forme di verifica del profitto.
Il superamento delle attività professionalizzanti terrà' conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Capacità di apprendimento
I laureati devono aver sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo.
Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
1) Essere in grado di raccogliere, organizzare e interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
2) Saper raccogliere le specifiche informazioni mediche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.
3) Saper gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva consultazione.
4) Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto agli interventi preventivi, diagnostici e terapeutici e per la sorveglianza e il monitoraggio del livello sanitario.
5) Saper comprendere utilità e limiti dei sistemi digitali che consentono la raccolta, l'elaborazione, lo stoccaggio e la trasmissione di dati e informazioni medico-scientifiche.
La capacità di apprendimento viene valutata costantemente durante lo svolgimento delle attività formative e attraverso gli esami e le altre forme di verifica del profitto. Il superamento delle attività professionalizzanti terrà conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Debbono essere acquisiti i seguenti obiettivi di apprendimento:
1) Essere in grado di raccogliere, organizzare e interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili.
2) Saper raccogliere le specifiche informazioni mediche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici.
3) Saper gestire un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva consultazione.
4) Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto agli interventi preventivi, diagnostici e terapeutici e per la sorveglianza e il monitoraggio del livello sanitario.
5) Saper comprendere utilità e limiti dei sistemi digitali che consentono la raccolta, l'elaborazione, lo stoccaggio e la trasmissione di dati e informazioni medico-scientifiche.
La capacità di apprendimento viene valutata costantemente durante lo svolgimento delle attività formative e attraverso gli esami e le altre forme di verifica del profitto. Il superamento delle attività professionalizzanti terrà conto della valutazione effettuata dai Tutori delle attività.
Requisiti di accesso
L'ammissione al corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è disciplinata dalla normativa vigente in materia di accesso ai corsi di studio universitari a numero programmato a livello nazionale.
I requisiti richiesti per l'accesso al Corso sono il possesso di un Diploma di scuola secondaria di secondo grado quinquennale o altro titolo acquisito all'estero riconosciuto idoneo.
È altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale verificata tramite il test di ammissione.
Per quanto attiene agli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) previsti nel caso in cui la verifica delle conoscenze richieste per l'accesso non sia positiva, si rimanda al Regolamento Didattico del Corso di Studio che ne definisce i contenuti e le modalità.
I requisiti richiesti per l'accesso al Corso sono il possesso di un Diploma di scuola secondaria di secondo grado quinquennale o altro titolo acquisito all'estero riconosciuto idoneo.
È altresì richiesto il possesso o l'acquisizione di un'adeguata preparazione iniziale verificata tramite il test di ammissione.
Per quanto attiene agli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) previsti nel caso in cui la verifica delle conoscenze richieste per l'accesso non sia positiva, si rimanda al Regolamento Didattico del Corso di Studio che ne definisce i contenuti e le modalità.
Esame finale
Lo Studente ha la disponibilità di 15 crediti finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea Magistrale. Per essere ammesso a sostenere l'Esame di Laurea, lo Studente deve aver seguito tutti i Corsi e avere superato i relativi esami e avere ottenuto tutti i CFU previsti dall'Ordinamento didattico per le attività differenti dalla prova finale.
L'esame di laurea verte sulla discussione di una tesi, che costituisce un contributo originale all'avanzamento delle conoscenze in medicina e chirurgia, elaborata dallo studente sotto la guida di un docente che viene abitualmente identificato come relatore; può essere prevista la figura del docente correlatore. A determinare il voto di laurea contribuiscono la media dei voti conseguiti negli esami curriculari, la valutazione della tesi in sede di discussione, e l'eventuale valutazione di altre attività con modalità stabilite dal CdS. Il voto di laurea è espresso in centodecimi. La tesi di Laurea deve consentire di formulare un giudizio complessivo sulle conoscenze teoriche, le competenze metodologiche e le abilità tecniche acquisite dal laureando e deve dimostrare la padronanza degli strumenti concettuali e argomentativi specifici e la conoscenza della letteratura rilevante sull'argomento scelto.
Durante la discussione della tesi/dissertazione preparata dal candidato la commissione valuta le abilità comunicative.
La prova finale ha valore di esame di stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente.
L'esame di laurea verte sulla discussione di una tesi, che costituisce un contributo originale all'avanzamento delle conoscenze in medicina e chirurgia, elaborata dallo studente sotto la guida di un docente che viene abitualmente identificato come relatore; può essere prevista la figura del docente correlatore. A determinare il voto di laurea contribuiscono la media dei voti conseguiti negli esami curriculari, la valutazione della tesi in sede di discussione, e l'eventuale valutazione di altre attività con modalità stabilite dal CdS. Il voto di laurea è espresso in centodecimi. La tesi di Laurea deve consentire di formulare un giudizio complessivo sulle conoscenze teoriche, le competenze metodologiche e le abilità tecniche acquisite dal laureando e deve dimostrare la padronanza degli strumenti concettuali e argomentativi specifici e la conoscenza della letteratura rilevante sull'argomento scelto.
Durante la discussione della tesi/dissertazione preparata dal candidato la commissione valuta le abilità comunicative.
La prova finale ha valore di esame di stato abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico-valutativo, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente.
Profili Professionali
Profili Professionali
Medico Chirurgo
Il medico esercita la propria professione nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, e nelle strutture convenzionate o private, secondo le norme disciplinate dalla Comunità Europea, dai regolamenti nazionali e regionali.
Esso opera con l'obiettivo di mantenere, o far raggiungere alla singola persona e alla comunità sociale nel suo complesso, il miglior stato di salute possibile (benessere psico-fisico e sociale). A tal fine si occupa:
- della struttura e della funzionalità fisiologia dell'organismo come complesso di sistemi biologici in continuo adattamento ed evoluzione;
- delle anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie;
- del comportamento umano e delle sue alterazioni;
- dei determinanti della salute e dei principali fattori di rischio della malattia, e l'impatto dell'interazione con l'ambiente;
- dei meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo;
- del ciclo vitale dell'uomo e degli effetti della crescita, dello sviluppo e dell'invecchiamento sull'individuo, sulla famiglia e sulla comunità;
- dell'eziologia e della storia naturale delle malattie acute e croniche;
- dell'epidemiologia, dell'economia sanitaria e delle basi del management della salute;
- dei principi dell'azione dei farmaci e i loro usi, e dell’efficacia delle varie terapie farmacologiche;
- dei principali interventi diagnostici, farmacologici, chirurgici, psicologici, socioassistenziali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale;
- delle problematiche relative all’analisi di sistemi complessi caratterizzati dalla raccolta e integrazione di “big data” di natura genetica, clinico-patologica e demografica.
Livelli maggiori di responsabilità e di coordinamento del gruppo di lavoro interprofessionale e intraprofessionale in cui il medico dovrà operare potranno essere comunque raggiunti attraverso l'acquisizione di ulteriori competenze tramite successivi percorsi di formazione, quali le Scuole di specializzazione, le Scuole Regionali di Formazione per i Medici di Medicina Generale, i Dottorati di Ricerca, i Master.
I laureati in Medicina e Chirurgia svolgono l'attività di medico chirurgo nei vari ruoli e ambiti professionali clinici, sanitari e biomedici. La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia è, inoltre, requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica e le Scuole Regionali di Formazione per i Medici di Medicina Generale.
Il corso di laurea consente lo sviluppo di una elevata professionalità operativa e di assistenza sanitaria di carattere medico chirurgico nell'ambito della medicina di famiglia e di quella ospedaliera con potenzialità di raggiungimento di posizioni apicali nell'ambito organizzativo e direzionale.